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12 novembre 2007

Il presidente sulla morte dell'ultrà laziale

Si resta sgomenti quando si apprendono simili notizie: l'amore per il calcio non può e non deve diventare un cancro che porta alla morte.Siamo affranti per la tragica fine del giovane tifoso Gabriele Sandri, ma ancor di più al pensiero dell'immenso dolore della sua famiglia a cui vogliamo rivolgere le più sentite e sincere condoglianze.Ciò che, però, mi lascia ancor più addolorato, è ascoltare cosa sta avvenendo sui vari campi d'Italia: si sta reagendo con inauduta violenza ad un tragico episodio. Tutto ciò fa male al calcio e agli uomini e alle donne che amano questo splendido sport.Sono, nel contempo, fiero di avere una tifoseria che ancora una volta ha dimostrato di essere splendida annullando, in segno di lutto, la bellissima coreografia che so avevano preparato in onore della squadra granata. Domani sera la gara sarà pervasa da un opprimente senso di dolore, ma so anche che i nostri tifosi sapranno reagire con la civiltà che merita questo triste momento.Io sarò lì, con loro, e insieme dimostreremo che con la violenza non si risolve nulla. La nostra civile reazione sarà d'esempio a tutte le tifoserie d'Italia.Antonio LombardiPresidente Salernitana Calcio 1919

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